Fame fisica vs fame emotiva: come distinguerle?

Pensiero ancora largamente diffuso è che durante le diete si faccia la fame; in realtà affamare il corpo significa non nutrirlo correttamente e quindi se durante un percorso nutrizionale dovessi soffrire la fame c’è sicuramente qualcosa di sbilanciato. Spesso però quella fame a cui ci si riferisce è più emotiva che fisica.

Quando parliamo di fame, di cosa stiamo parlando?

Possiamo dare una definizione di fame che sia valida per tutti allo stesso modo? Ovviamente la risposta è no, ma vediamo di comprendere assieme perché.

Per prima cosa è necessario distinguere che esistono diversi tipi di fame: il mindful eating secondo il programma ME-CL distingue 9 tipi di fame (per approfondire ti rimando a questo articolo) mentre secondo il programma MB-EAT ne vengono più semplicemente riconosciute 2: la fame fisica e la fame emotiva, spesso chiamata anche “fame nervosa”. Ma non basta sapere che esistono per saperle riconoscere e distinguere. Durante un percorso nutrizionale, che sia per migliorare le proprie abitudini, per perdere peso o per migliorare uno stato di salute, diventa necessario “sentirla” la fame, nel senso di saperla percepire e sapere riconoscere che tipo di fame è.

Come sentiamo la fame fisica?

La sensazione di fame fisica è spesso qualcosa che abbiamo imparato a ignorare stando a dieta e avendo orari preimpostati per i pasti. Riscoprirla è un tassello fondamentale nella guarigione del nostro rapporto con il cibo. Non solo per gestire le quantità di cibo, il giusto momento di mangiare o per non arrivare “fuori controllo” al pasto successivo, ma anche per riconoscerla dalla fame emotiva.

Durante i corsi di mindful eating è sempre interessante vedere come ogni persona percepisca o faccia attenzione a determinati segnali del corpo. C’è chi considera il massimo livello di fame il brontolio di stomaco e chi il mal di testa o la carenza di attenzione; altre persone considerano un livello di fame intermedio con il gorgoglio dello stomaco o con l’aumento della salivazione; e poi c’è chi ritiene di avere un basso livello di fame quando sente di avere energia e lucidità mentale e chi quando sente lo stomaco leggermente gonfio.
Come puoi notare i segnali di fame non sono uguali per tutti!

Inoltre spessissimo vengono riportati come segnali di fame qualcosa di slegato dal corpo, come il pensare al cibo, il sapere che si avvicina l’ora del pasto, ecc. Non è quindi così facile riconnetterci con i segnali corporei di fame fisica!

E la fame emotiva?

La fame emotiva insorge piuttosto rapidamente e risponde ad uno stato emotivo, come ansia, mancanza di affetto, ipersensibilità, tristezza, solitudine, rabbia, nervosismo, noia; spesso fa perdere il controllo su quello che si mangia e altrettanto spesso si risponde con dei cibi ben determinati. Ma non essendo fisica non ho segnali dal corpo di fame, così come non avrò segnali di sazietà, e questo è il motivo per cui le quantità possono diventare incontrollate. Abbastanza tipico è poi il senso di colpa e di frustrazione che ne deriva dall’aver mangiato senza reale fame fisica. Per molte persone però questo è l’unico modo per rispondere ad uno stato d’animo percepito come negativo, essendo anche molto veloce e subito disponibile in qualsiasi situazione. Non è una colpa, semplicemente non si conoscono altri modi.

Come fare allora per iniziare a distinguere i due tipi di fame?

È necessario, per prima cosa, imparare a portare consapevolezza al corpo e ai segnali che ci manda di fame fisica.  Nel mindful eating si lavora tantissimo sul corpo e sull’ascolto dei segnali che ci manda; in particolare per la fame fisica si usa una mini meditazione per trovare il livello di fame di quel preciso momento.

Solo quando so riconoscere la fame fisica, allora posso riconoscere anche la fame emotiva, andando per esclusione. Quando mi troverò in una circostanza in cui penserò di aver fame, ascoltando il corpo potrò percepire quali segnali mi sta mandando e se non ho stimoli dal corpo, ho un buon livello di energia, non sento segnali dello stomaco, ecc, potrò escludere la fame fisica. Lo step successivo, che richiede maggior introspezione e consapevolezza, sarà riconoscere quale emozione è responsabile di quella fame emotiva.

Comincia quindi con il chiederti in diversi momenti della giornata che segnali ti manda il corpo per dirti che ha fame. Connetterti con questi segnali di fame è di fondamentale importanza se vuoi nutrirti bene e assecondare i tuoi fabbisogni. Soprattutto se vuoi svincolarti da porzioni predeterminate che non tengono conto dell’unicità della persona, dei tuoi bisogni e della variabilità delle giornate.

 

Per approfondire l’argomento ti rimando al mio videocorso: Riconosci la fame fisica e la fame emotiva con il mindful eating